Codice Identificativo Nazionale e affitti brevi: obbligo in vigore da settembre

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L’Italia si avvia ad una regolamentazione più rigorosa e trasparente del settore delle locazioni turistiche e degli affitti brevi. Dal 1° settembre 2024 entra in vigore l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati agli affitti brevi. Questa misura è stata introdotta dal c.d. decreto “Anticipi” (D.L. n. 145/2023) e mira ad uniformare il settore, garantendo una maggiore trasparenza e un controllo più efficace.

Con l’inclusione dell’Emilia-Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta nella fase sperimentale della Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR) a partire dal 21 agosto 2024, e delle Regioni Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e Provincia Autonoma di Trento dal 28 agosto, si completa un ulteriore passo verso la copertura totale a livello nazionale.

Indice

1. La BDSR: cos’è e quali sono i suoi obiettivi
2. La fase sperimentale e l’estensione a nuove Regioni
3. Introduzione del CIN: motivazioni e obiettivi
4. Procedura per l’ottenimento del CIN
5. Tempistiche dell’obbligo
6. Sperimentazione e fase di adeguamento
7. Vantaggi della nuova regolamentazione
8. Sfide e criticità

1. La BDSR: cos’è e quali sono i suoi obiettivi

La Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR) è uno strumento introdotto per centralizzare le informazioni relative agli immobili destinati alle locazioni brevi e alle strutture ricettive di vario tipo, compresi hotel, bed & breakfast, case vacanza, agriturismi, e altre forme di ospitalità extralberghiera. L’obiettivo principale della BDSR è quello di creare un registro nazionale che consenta una migliore gestione del settore, aumentando la trasparenza e facilitando i controlli da parte delle autorità competenti.

2. La fase sperimentale e l’estensione a nuove Regioni

A partire dal 28 agosto 2024, le Regioni Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e la Provincia Autonoma di Trento hanno aderito alla fase sperimentale della BDSR, unendosi alle altre Regioni (Emilia Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, Abruzzo, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto) e alla Provincia Autonoma di Bolzano che hanno già iniziato l’implementazione del sistema. Questa fase sperimentale è finalizzata a testare il funzionamento del sistema e di raccogliere feedback dagli utenti per eventuali miglioramenti, in vista dell’introduzione dell’obbligo a partire dal 1° settembre 2024.

3. Introduzione del CIN: motivazioni e obiettivi

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un elemento chiave della nuova regolamentazione. Introdotto con il decreto “Anticipi” (art. 13-ter, D.L. 18 ottobre 2023, n. 145, convertito, con modificazioni, in legge 15 dicembre 2023, n. 191), il CIN è un codice univoco assegnato a ogni immobile destinato agli affitti brevi e a ogni struttura ricettiva in Italia.

L’obiettivo è quello di standardizzare i codici identificativi già esistenti a livello locale, creando un sistema nazionale che permetta di identificare facilmente e con precisione ogni immobile o struttura. Questo dovrebbe contribuire a ridurre il fenomeno dell’abusivismo, migliorare la trasparenza del mercato e facilitare le operazioni di controllo da parte delle autorità.

4. Procedura per l’ottenimento del CIN

La richiesta del CIN deve essere effettuata tramite un’apposita procedura automatizzata gestita telematicamente dal Portale del Ministero del Turismo.

La procedura è stata progettata per essere semplice e accessibile, consentendo ai proprietari di immobili e ai gestori di strutture ricettive di ottenere il codice in modo rapido ed efficiente. Una volta ottenuto, il CIN dovrà essere utilizzato in tutte le comunicazioni relative all’immobile o alla struttura, inclusi gli annunci pubblicitari e le piattaforme di prenotazione online.

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5. Tempistiche dell’obbligo

L’obbligo di dotarsi del CIN per le strutture ricettive e gli immobili destinati agli affitti brevi entra in vigore il 1° settembre 2024. Tuttavia, le disposizioni relative alla BDSR e al CIN saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale. Questo significa che, fino a quel momento, non saranno previste sanzioni per chi non si è ancora adeguato.

Attenzione – L’entrata in funzione della banca dati nazionale delle strutture ricettive (BDSR) e del portale telematico del Ministero del Turismo per l’assegnazione del CIN, è stata ufficializzata con Avviso pubblicato sulla G.U. del 3 settembre 2023, facendo così iniziare a decorrere il termine di 60 giorni previsto per l’applicazione di tutte le disposizioni previste dall’art. 13-ter del D.L. n. 145/2023. L’intero corpo normativo diventerà pertanto operativo a decorrere dal 2 novembre 2024, sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso. Da tale data potranno scattare anche le relative sanzioni.

6. Sperimentazione e fase di adeguamento

Durante la fase sperimentale, attualmente in corso in diverse Regioni italiane, i cittadini e gli operatori del settore hanno la possibilità di adeguarsi volontariamente alle nuove disposizioni. Questo periodo di transizione è stato progettato per consentire agli utenti di familiarizzare con il nuovo sistema, correggere eventuali errori e prepararsi all’entrata in vigore dell’obbligo a partire da settembre.

7. Vantaggi della nuova regolamentazione

L’introduzione del CIN e l’istituzione della BDSR rappresentano un passo importante verso una maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore degli affitti brevi in Italia. Tra i principali vantaggi della nuova regolamentazione vi sono:

  • maggiore trasparenza: il CIN consentirà di identificare chiaramente ogni immobile o struttura, riducendo il rischio di abusivismo e irregolarità;
  • facilitazione dei controlli: le autorità locali e nazionali avranno accesso a un database centralizzato, che faciliterà le operazioni di controllo e monitoraggio;
  • protezione dei consumatori: i turisti e gli ospiti potranno consultare il CIN per verificare la regolarità degli immobili e delle strutture in cui intendono soggiornare, migliorando la fiducia nel mercato.

8. Sfide e criticità

Nonostante i numerosi vantaggi, la nuova regolamentazione presenta anche alcune sfide. In particolare:

  • adozione del sistema: la fase sperimentale ha evidenziato alcune difficoltà nell’adozione del nuovo sistema, soprattutto per i piccoli operatori che potrebbero non disporre delle risorse necessarie per adeguarsi rapidamente;
  • impatto sui costi: l’introduzione del CIN e la gestione del processo di adeguamento potrebbero comportare un aumento dei costi operativi per i gestori di strutture ricettive e per i proprietari di immobili destinati agli affitti brevi;
  • compliance e sanzioni: a partire dal 1° settembre 2024, chi non si sarà adeguato al nuovo sistema rischierà sanzioni. Questo potrebbe rappresentare un problema per coloro che non hanno ancora completato il processo di registrazione o che non sono a conoscenza delle nuove normative.

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