Acconto IVA 2024: alla cassa entro il 27 dicembre

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Il 27 dicembre 2024 è la data ultima per il versamento dell’acconto IVA. In vista della scadenza, è bene ricordare brevemente le normative che disciplinano questo importante adempimento fiscale e le novità intervenute.

Indice

1. Cosa c’è da sapere sull’acconto IVA
2. Cosa cambia nel 2024?
3. Le tre modalità di calcolo a confronto
4. Casistiche particolari
5. Esempi pratici
6. Cosa fare in caso di errori

1. Cosa c’è da sapere sull’acconto IVA

L’acconto IVA è un versamento anticipato che riguarda i soggetti passivi IVA con liquidazioni periodiche mensili o trimestrali. Esso rappresenta una delle ultime scadenze fiscali dell’anno e si calcola su base storica, previsionale o analitica, lasciando al contribuente la scelta del metodo più vantaggioso.

2. Cosa cambia nel 2024?

  1. Calcolo personalizzato:
    • la normativa consente ai contribuenti di scegliere tra tre metodi di calcolo:
      • metodo storico: versamento pari all’88% dell’IVA dovuta per il periodo corrispondente dell’anno precedente;
      • metodo previsionale: versamento dell’88% dell’IVA che si stima sarà dovuta per il periodo di riferimento;
      • metodo analitico: calcolo basato sulle operazioni effettive registrate fino al 20 dicembre.
  2. Obblighi di pagamento:
    • l’acconto è dovuto solo se l’importo supera 103,29 euro;
    • non è richiesto per i contribuenti esonerati, come ad esempio i produttori agricoli in regime speciale o le associazioni sportive dilettantistiche in regime forfettario.
  3. Codici tributo dedicati:
    • i versamenti devono essere effettuati tramite modello F24 utilizzando i codici:
      • 6013 per i contribuenti mensili;
      • 6035 per i contribuenti trimestrali.
  4. Sanzioni aggiornate:
    • dal 1° settembre 2024, la sanzione per mancato o insufficiente versamento è fissata al 25% (rispetto alla precedente sanzione del 30%) dell’imposta non versata.

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3. Le tre modalità di calcolo a confronto

Metodo

Come si calcola

Vantaggi

Rischi

Storico

88% dell’importo dovuto nello stesso periodo del 2023.

Semplicità di calcolo e certezza dell’importo.

Nessuno, purché il dato storico sia corretto.

Previsionale

88% dell’importo stimato per il periodo corrispondente del 2024.

Consente di ottimizzare la liquidità aziendale.

Rischio di sanzioni per stime errate.

Analitico Importo effettivo delle operazioni al 20 dicembre 2024. Precisione massima nel calcolo. Maggior impegno nella predisposizione.

4. Casistiche particolari

  1. Cambiamento di regime:
    • da trimestrale a mensile: il calcolo si basa su un terzo del saldo IVA dell’anno precedente;
    • da mensile a trimestrale: si sommano i versamenti degli ultimi tre mesi del 2023.
  2. Fusioni e scissioni:
    • per le società fusioni o incorporate, l’acconto dipende dalle operazioni storiche o previsionali delle società coinvolte.
  3. Attività miste:
    • per i contribuenti con attività separate (ad esempio vendita all’ingrosso e al minuto), l’acconto viene calcolato su base aggregata.

5. Esempi pratici

  • Contribuente mensile:
    • Acconto versato nel 2023: 5.000 €
    • Saldo IVA dicembre 2023: 6.000 €
    • Acconto 2024: 9.680 € (11.000 * 88%)
  • Contribuente trimestrale:
    • Acconto versato nel 2023: 4.000 €
    • Saldo IVA IV trimestre 2023: 5.050 €
    • Acconto 2024: 7.920 € (9.000 * 88%)

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6. Cosa fare in caso di errori

Se l’acconto è insufficiente o omesso, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso, che permette di ridurre le sanzioni in base alla tempestività della regolarizzazione.

Il versamento dell’acconto IVA entro il 27 dicembre 2024 richiede una pianificazione accurata per ottimizzare la liquidità aziendale e rispettare gli obblighi fiscali. Conoscere le modalità di calcolo e le regole specifiche può fare la differenza nella gestione della tua posizione IVA.

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